Remo Ricchetti

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Perchè ti dovrei ascoltare, professore?

Intanto, mi dia del lei.

Perchè vengo meglio a parole, dico cose che non t’aspetti, quindi ascolta. Magari all’inizio t’annoi ma poi vai in giro a dire che sono ganze le cose che fai e che t’hanno detto si potrebbero fare (è già successo): un motorino, un filo elettrico, l’attacchi alla pila e quello, il motorino, va finchè la pila ce ne ha (figurati che c’era chi pensava che l’energia fosse nel motore invece che nella pila): “e quanto a lungo dura questo motore? quando si scarica?”

Dovresti starmi a sentire perchè là per là sembra tutto facile – prendo, faccio un buco, taglio – e invece non lo è e te lo dico perchè lo so già come finisce e te lo dico prima: bada, che è meglio se ci pensi bene prima, che disegni, che discuti, se immagini prima di mettere mano al trapano e alle forbici e cacciaviti perchè poi quando l’hai fatto, quel buco, non c’è barba di nessuno che te lo ritappi e ti tocca di rifare tutto: il doppio del lavoro perchè sei andato a sentimento. E allora ti scoraggi, ti scocci e lasci perdere (“piuttosto guardo Amici”). Poichè mi sono già stufato io a sbagliare le cose da solo, magari, se mi stai ad ascoltare un paio di ingenuità te le posso far evitare. Poi tanto non ci credi, non ci pensi e lo fai uguale ma poi ad un certo punto dici “me l’aveva pur detto” e ci pensi meglio la volta dopo.

Mica t’insegno cose difficili (se sono difficili non le so fare), t’insegno che le cose sono difficili e che è un pò un miracolo quando funzionano ogni volta. Però alla fine guardi il mondo cuorcontento e quando ti dai del boccalone (che tanto a tutti i progettisti succede, prima o poi, anche quando non lo ammettono) (di far cappelle, dico) un poco ti consoli perchè sai fare una cosa preziosa, che non è banale farla.

Quando non funziona tu sai dire qual è il problema, dove c’è da mettere le mani per farla andare. Non è poco.

In più dovresti ascoltarmi perchè se le cose vanno bene ti puoi bullare e dire che hai seguito anche un corso da ingegneri, e se invece non va puoi ricorrere al fatto che te l’ho insegnato io che sono un ingegnere ed è cosa risaputa che gli ingegneri, di design, non capiscono una sega.

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Commenti autografi dei visitatori lasciati sui post-it durante la mostra.

*devi ascoltare perchè ognuno ha sempre qualcosa da dire.

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